IL PREDILETTO

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Un giorno il Buddha si presentò davanti all'assemblea dei monaci in netto ritardo e trafelato. Tutti si aspettavano che egli tenesse uno dei suoi abituali sermoni per illustrare la dottrina, il dharma. Ma il maestro, quella volta, si limitò a imprecare fortemente, cercando a lungo nella sua sacca qualcosa che nessuno vide e nessuno comprese.

A un certo punto, dopo essersi finalmente convinto che nulla di ciò che cercava era nella sua sacca, il Buddha diede un calcione ad uno sgabello e lo mandò a finire in fondo al salone. Poi, senza pronunciare parola, sollevò con una mano un fiore. I monaci restarono in attesa che dicesse qualcosa; egli però se ne stava immobile e silenzioso con quel fiore in mano e osservava i loro volti.

All'improvviso il suo sguardo si fermò su Kasyapa.

Kasyapa sorrise.

Allora il Buddha strattonò Kasyapa per il kimono e lo fece rotolare a terra, in contesa con lui, lo prese per il collo e gli picchiò la fronte con le nocche.

«Mi serviva qualcuno a cui dare la colpa e l'ho trovato» disse infine.