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San Pietro - (primo papa) - 67 d.C. - Morto crocefisso a testa in giù con notevole malessere per via del sangue alla testa mentre gli leggevano la sentenza.
San Lino Papa - 76 d.C - Morto decapitato. Si raccomandò a lungo che la tiara papale fosse tolta e messa su una sedia prima della decapitazione, per non sciuparla.
Sant'Anacleto - 92 d.C. - Morto misteriosamente giusto in tempo prima di una ferocissima persecuzione di cristiani da parte di Domiziano (il quale continuò a chiedere ad ogni retata di cristiani, "Anacleto è qui con voi?"
San Clemente - 97 a.C. - Buttato in mare con un'ancora di ferro al collo. Vive proteste dei marinai di Traiano in seguito, che rimasero per mare diversi anni senza potersi ancorare da nessuna parte.
Sant'Evaristo - 105 d.C. - Fatto a pezzi da Domiziano (vistosamente nervoso per non essere riuscito a martirizzare Anacleto)
Sant'Alessandro I - 116 d.C. - Incatenato alla statua di Plotacio (sic!) e sgozzato. Dopo che gli ebbero detto il nome della statua non smise di ridere fino al momento della morte.
San Sisto I - 124 d.C. - Al periodo del suo papato risalgono le prime divergenze tra la Chiesa di Roma e le chiese d'Oriente, in quanto mentre queste già celebravano la festa della Pasqua, tale festa non era ancora stata stabilita in occidente. Ciò è noto come la "grande litigata di Pasqua". Si diede alla fuga prima di morire serenamente lontano dagli ortodossi furiosi che lanciavano uova.
Telesforo - 130 d.C. - Subì un "glorioso martirio" , ci confida Eusebio di Cesarea, vale a dire che fu fatto a pezzi in modo crudele, lungo e raffinato.
Igino - 140 d.C. - martirizzato e ucciso in modo banalmente regolare
Pio I - 155 d.C. - conosciuto come "il rompipalle". A causa dell'eccessivo rigorismo che lo rendeva particolarmente inviso in certi ambienti, venne preso a coltellate.
Sant'Aniceto - 166 d.C - fatto a pezzi, come da tradizione
Callisto I - 222 d.C. - Accusato di eresia, fu buttato in un pozzo dalla folla inferocita.
Urbano I - 230 d.C. - accoltellato da un sicario del Prefetto di Roma
Ponziano - 235 d.C. - conosciuto come il primo "papa fannullone" , prima di Benedetto XV, Per rendere possibile l'elezione di un nuovo papa, si dimise il 28 settembre del 235. Gliela fecero pagare carissima: morì a causa delle privazioni e del trattamento disumano che dovette subire, circa un mese dopo l'abdicazione, durante una prigionia nelle miniere sarde.
Antero - 236 d.C. - conosciuto come "il maniaco ordinato e precisino" che regnò solo quaranta giorni, in cui fu impegnato a riordianre archivi. Si dedicò a questo compito con tale zelo che fu sbranato dalle tigri al Colosseo per ordine di l'imperatore Massimino Trace per aver fatto raccogliere gli Atti dei martiri da alcuni notai e poi averli fatti depositare negli archivi della Chiesa di Roma.
Fabiano - 250 d.C. - Stuzzicò con insulti e attacchi verbali l'imperatore Decio, che lo vedeva come un nemico personale ed un rivale. Avendo amici spezzapollici meno robusti di quelli di Decio, Fabiano fu imprigionato nel carcere Tulliano, dove il si spense dopo mesi di fame e di stenti.
Cornelio - 253 d.C - Fu accusato da Decio (che non amava i papi...) di aver essere l'untore della peste di Roma del 251. Morì a causa dei rigori a cui fu sottoposto durante la sua deportazione, sebbene documenti successivi affermino che fu decapitato.
Stefano I - 257 d.C. - Morto sul lavoro. Nell'officiare la Messa, sarebbe stato decapitato dai pretoriani dell'imperatore.
Sisto II - 258 d.C - soprannominato "quello che proprio lì voleva finire". Per eludere la vigilanza degli imperiali riunì i fedeli in uno dei cimiteri meno conosciuti di Roma, sul lato sinistro della Via Appia. Mentre era seduto sulla sua sedia in procinto di parlare all'assemblea, fu catturato da un manipolo di soldati. Fu portato di fronte ad un tribunale per essere prima giudicato e poi condotto nuovamente al cimitero dove fu decapitato davanti ai fedeli che aveva lasciato poco prima. Prima di morire disse "si è allontanato qualcuno mentre ero via?"
Caio - 296 d.C - detto "il secondo rompipalle" . Secondo il Liber pontificalis, fu martirizzato per aver suggerito alla cugina Susanna di fare voto di verginità. La cugina non solo aveva già da un pezzo rinunciato a fare simile voto, ma aveva fatto tale rinuncia con il generale dei pretoriani. Di qui il piccolo malinteso e il martirio.
Marcellino 304 d. C - detto "il Cacasotto". Durante l'ennesima persecuzione di cristiani, offrì sacrifici agli dèi di Roma per salvarsi la vita, rinunciando al papato. In seguito, dopo essersi pentito e aver rinunciato agli déi di Roma, sperimentò la poca apertura mentale dell'imperatore, che si innervosì e lo fece crocifiggere.
La celeberrima "Guida Webstein alle espressioni colorite e modi di dire simpatici" cita la proverbiale frase "dormire come un Papa" in due casi opposti.
Anzitutto come pericope per significare:
"dormire in maniera assai confortevole"
poi anche come pericope per significare:
"dormire in modo talemente disagevole e disgustoso da far pensare all'ultima notte passata da un Papa prima del giorno della sua morte, quando dorme sapendo bene che fine orrenda lo aspetta e l'insano modo in cui godranno i sui carnefici nel fargli fare una fine orrenda e dolorosissima"
Non si ha alcuna notizia certa di alcun Papa nella storia (eccetto forse Benedetto "Fannullone" XV il giorno prima di licenziarsi...) che abbia dormito in modo veramente confortevole, riposando privo di preoccupazioni. È certissimo, peraltro, che molti Papi abbiano dormito orribilmente prima della loro serena ma orribile morte.
Se vivere “come un Papa” non è granché, morire da papa è anche peggio.
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